Il GAFI e l’attività di mutual evaluation
Il Financial Action Task Force (FATF, o, come chiamato in Italia, GAFI – Gruppo d’azione finanziaria internazionale) è un organismo intergovernativo costituito nel 1989 con lo scopo di ideare e promuovere strategie di:
- contrasto al riciclaggio dei capitali di origine illecita;
- prevenzione del finanziamento al terrorismo;
- contrasto del finanziamento della proliferazione di armi di distruzione di massa.
Tra i compiti attribuiti al GAFI rientrano senz’altro l’elaborazione di <<Raccomandazioni>> riconosciute a livello internazionale, l’analisi delle tecniche e dell’evoluzione dei fenomeni suelencati e il monitoraggio dei sistemi nazionali.
Nel corso delle attività di analisi e monitoraggio delle misure antiriciclaggio adottate dalla Germania, esitate nel report pubblicato lo scorso 25 agosto, il GAFI si è quindi concentrato su:
- lo stato di attuazione, negli ultimi cinque anni, delle <<40 raccomandazioni>> pubblicate dal GAFI (innovate nel 2012 e aggiornate nel 2019) e delle relative note interpretative – c.d. attività di mutual evaluation;
- l’attuazione delle ultime direttive comunitarie.
Con specifico riferimento alle attività di c.d. di mutual evaluation, l’analisi del GAFI si è indirizzata su un duplice aspetto: sul livello di conformità del sistema normativo alle raccomandazioni – c.d. technical compliance – e sul livello di efficacia raggiunto – c.d. effectiveness.
I risultati del rapporto
Preliminarmente, nel report il GAFI evidenzia le ragioni da cui derivano i principali rischi di riciclaggio di denaro/finanziamento del terrorismo in Germania, ossia:
- le dimensioni dell’economia tedesca, quarta al mondo e prima in Europa, caratterizzata da un elevato numero di interconnessioni internazionali;
- il coordinamento interno tra le diverse autorità di vigilanza e di contrasto appartenenti alle 16 regioni presenti (Länder);
- l’eccessivo ricorso al denaro contante e ai servizi informali di trasferimento di denaro o valore (Money or Value Transfer Services – MVTS, quale, ad esempio, Hawala).
In merito alla conformità agli standard GAFI, si evidenzia nel rapporto come la Germania abbia raggiunto ottimi risultati. Il recepimento delle linee guida tracciate dal FATF si è tradotto nell’adozione di numerosi provvedimenti e nella creazione di una serie di infrastrutture che, dal 2017 a oggi, hanno agevolato la costruzione di una struttura statale dedicata al contrasto dei fenomeni del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo.
È altresì emerso come – nonostante si sia registrato uno sforzo notevole nel contrasto a tali attività criminose, consistente soprattutto in una centralizzazione dei sistemi di controllo e nell’istituzione di un Registro per la Trasparenza – permangono alcune criticità, peraltro già evidenziate in passato, legate principalmente al sistema economico e produttivo tedesco e all’utilizzo troppo frequente del denaro contante.
Difatti, sebbene la borsa valori di Francoforte sia la sesta al mondo per importanza e numero di transazioni, ancora oggi in Germania non sono imposti limiti ai pagamenti in contanti e il 75% delle operazioni avviene proprio facendo ricorso a tale modalità.
Ancora, la Germania ha intrapreso un percorso teso al miglioramento della cooperazione e del coordinamento tra il governo federale tedesco e quello locale dei sedici Länder, attraverso:
- il potenziamento dell’autorità di controllo del settore finanziario (BAFIN),
- il potenziamento dell’unità di informazione finanziaria statale,
- la creazione dell’AFCA (Antifinancial Crime Alliance).
Il GAFI ha rilevato come la creazione di tali enti sia un chiaro segnale dell’impegno politico profuso dalla Germania nella lotta al riciclaggio di denaro che, tuttavia, non può ancora essere definito come un buon risultato operativo stante la realizzazione di un sistema informatico centralizzato a oggi ancora deficitario.
Difatti, sebbene la realizzazione di un sistema di informazione statale, con il conseguente passaggio da un sistema decentrato ad uno centralizzato, abbia comportato un aumento delle risorse disponibili quali presidio al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo ed un ruolo più attivo ed intraprendente dell’Unità di Informazione Finanziaria, dall’analisi del GAFI emerge la necessità che tra i Lander vi sia una maggiore collaborazione anche in materia di controllo e legislazione, disponendo di una maggiore possibilità di accesso ai dati economici e finanziari di persone giuridiche e fisiche.
Un’ulteriore criticità rilevata dal Gruppo d’azione finanziaria internazionale riguarda il numero modesto di segnalazioni di operazioni sospette effettuate che, a parere del GAFI dipende da:
- scarsa consapevolezza;
- incertezza riguardo alle soglie di segnalazione;
- problemi di attuazione delle misure preventive;
- confusione sugli obblighi di segreto professionale.
Al fine di valutare il livello di efficacia del sistema antiriciclaggio tedesco, l’analisi si è, inoltre, concentrata sugli aspetti di natura processuale e sanzionatoria adottati in tal senso dalla Germania.
Ebbene, una delle principali riforme attuate negli ultimi anni è sicuramente quella della confisca preventiva dei beni introdotta nel 2017, che ha dimostrato di costituire un valido presidio in tal senso.
Prima di tale riforma, infatti, era possibile procedere alla confisca di beni derivanti da reato solo in seguito ad una sentenza di condanna. L’adozione di un sistema sanzionatorio proattivo e non più reattivo consente alla magistratura di individuare ed aggredire molto più rapidamente i patrimoni ed i proventi derivanti dalle condotte illecite analizzate.
Trattandosi di una riforma di recente introduzione, tuttavia, si registrano tuttora ostacoli nel perseguire il reato di riciclaggio nei casi in cui non vi sia un chiaro collegamento con il reato presupposto.
Ancora, il GAFI evidenzia una delle principali riforme in fase di attuazione dal 2017 a oggi, ossia l’istituzione del Registro per la Trasparenza, non ancora attivato; la sua corretta attivazione, infatti istituirebbe un canale di informazione diretto fra le autorità e i soggetti obbligati.
In attesa di un’effettiva attuazione del Registro per la Trasparenza, le autorità continuano ad utilizzare, sin dalla sua istituzione nel 2003, l’Electronic Account Retrieval System che ancora oggi costituisce la principale fonte di informazioni per le autorità competenti.
Il sistema, seppur datato, permette ai soggetti incaricati del controllo di avere accesso diretto alle informazioni sui conti correnti bancari attivi presso gli istituti di credito tedeschi.
La azioni prioritarie da intraprendere
Alla luce delle risultanze dell’ispezione, il GAFI ha quindi elencato una serie di azioni da porre in essere con assoluta priorità. Le principali sono volte a:
- garantire che il governo federale ed i governi regionali agiscano attivamente, anche a livello politico, nella lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo;
- rafforzare l’individuazione, l’indagine e il perseguimento del riciclaggio, dando priorità al riciclaggio come reato distinto dai reati presupposto;
- conferire maggiori risorse agli uffici di coordinamento dei Lander al fine di un’adeguata e regolare cooperazione, anche in materia di controllo e legislazione;
- migliorare la disponibilità e l’utilizzo dell’informazione finanziaria, garantendo l’accesso ai dati;
- attuare la riforma del Registro per la Trasparenza;
- considerare ulteriori misure di mitigazione utili a fronteggiare i rischi legati all’uso diffuso del denaro contante.
Si evidenza, infine, la presenza a conclusione del rapporto dell’interessante tabella comparativa relativa alla compliance con le 40 Raccomandazioni del GAFI (Summary of Technical Compliance – Key Deficiencies) cui si rinvia per ogni ulteriore approfondimento.