A poco più di 15 giorni dal termine individuato dall’art. 1 c. 8 L. 190/2012 nella data del 31 gennaio di ogni anno, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), recependo le indicazioni previste dal DL 30 dicembre 2021, n. 228, ha approvato la delibera n. 1 del 12 gennaio 2022 con la quale ha posticipato la scadenza per la predisposizione e pubblicazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) 2022-2024, inserito all’interno del Piano Integrato Attività Organizzazione (PIAO),al 30 aprile 2022.
Tale differimento, si applica a tutti gli enti che sono tenuti ad adottare misure di prevenzione, ivi compresi quelli non obbligati all’adozione del PIAO.
CHE COS’È IL PTPCT
Il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza è un documento di natura “programmatoria”, predisposto dal Responsabile della Prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), con cui ogni Amministrazione o Ente tenuto al rispetto della normativa, individua il proprio grado di esposizione al rischio di corruzione e indica le misure organizzative volte a prevenirlo.
Tali attività devono essere svolte secondo una metodologia che comprende i seguenti elementi:
- analisi del contesto (interno ed esterno);
- valutazione del rischio (identificazione, analisi e ponderazione)
- trattamento del rischio (identificazione e programmazione delle misure di prevenzione).
Attraverso la predisposizione del Piano Nazionale Anticorruzione(PNA), l’ANAC fornisce linee guida e indirizzi operativi ai soggetti tenuti al rispetto della normativa in materia di anticorruzione e trasparenza per coadiuvarli nella redazione dei propri PTPCT.
Sulla base di tali indicazioni, quindi, il Responsabile della Prevenzione propone l’adozione del PTPCT all’organo di indirizzo entro il 31 gennaio di ogni anno, come disposto dall’art. 1 c. 8 L. 190/2012. A tal fine è la stessa Autorità, nelle FAQ rinvenibili sul sito istituzionale, a suggerire che il Responsabile <<partecipi alla riunione dell’organo di indirizzo, sia in sede di prima valutazione sia in sede di approvazione del PTPCT, al fine di verificare adeguatamente i contenuti e le implicazioni attuative>>.
In nessun caso la legge ammette che la predisposizione del Piano possa essere affidata dalle Amministrazioni a soggetti estranei ad essa, anche mediante incarichi di consulenza comunque considerati, né che possa essere richiesto un contributo di alcun genere all’attività di redazione.
LE RAGIONI DEL DIFFERIMENTO DECISO DALL’ANAC
Come evidenziato nel Comunicato del Presidente del 12 gennaio 2022 e nella delibera n. 1 del 12 gennaio 2022 (pubblicate entrambe il 14 gennaio), l’Autorità, nell’assumere la decisione di rinviare la scadenza per la predisposizione e pubblicazione del PTPCT, ha tenuto conto:
- del differimento, in sede di prima applicazione, al 30 aprile 2022, del termine del 31 gennaio 2022 fissato dal DL 9 giugno 2021, n. 80 (conv. con mod. dalla L. 6 agosto 2021, n. 113, GU n. 136 del 9-6-2021) per l’adozione del PIAO (art. 1, co. 12, lett. a), DL 30 dicembre 2021, n. 228 – GU n. 309 del 30-12-2021);
- del differimento al 31 marzo 2022 (ad opera del DL n. 228/2021) sia del termine per l’adozione del decreto del Presidente della Repubblica – che individua e abroga gli adempimenti relativi ai Piani assorbiti dal PIAO – sia del termine per l’adozione del decreto del Ministro per la pubblica amministrazione con cui è adottato il Piano tipo (cfr. art. 6, co. 5 e 6, DL n. 80/2021);
- del perdurare dello stato di emergenza sanitaria, prorogato al 31/03/2022 (DL 24 dicembre 2021, n. 221);
- della necessità che le scadenze in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza siano coerenti con il sistema previsto dal Legislatore.
Per le ragioni su esposte, il Consiglio dell’Autorità – così come avvenuto in occasione del differimento al 31 gennaio 2022 della scadenza per la predisposizione e pubblicazione della Relazione annuale del RPCT (comunicato del 17 novembre 2021) – ha disposto il rinvio delle scadenze previste per legge al fine di consentire ai Responsabili della Prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) di svolgere adeguatamente tutte le attività relative alla predisposizione dei PTPCT.
INDICAZIONI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PTPCT
In un’ottica di <<semplificazione ed efficacia>> delle attività propedeutiche alla predisposizione e stesura del Piano, l’Autorità ha, altresì, previsto la possibilità per gli enti di avvalersi:
- delle indicazioni del vigente Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) 2019-2021;
- di <<un apposito Vademecum di esemplificazione e orientamento valido sia per la predisposizione dei Piano Anticorruzione, sia della sezione del Piao dedicata alle misure di prevenzione della corruzione>> predisposto dall’ANAC che sarà illustrato tramite un evento online che si terrà in forma pubblica il prossimo 3 febbraio.
L’ANAC non manca di sottolineare come le misure già adottate nei PTPCT 2021-2023 continueranno a costituire presidio avverso eventuali fatti corruttivi o disfunzioni amministrative significative rilevati nel monitoraggio svolto sull’attuazione della precedente pianificazione. Resta inteso che, ove dovesse essere ritenuto necessario sulla base del monitoraggio effettuato, ciascuna amministrazione o ente potrà anticipare l’adozione di specifiche misure <<ai fini dell’efficacia dell’azione di prevenzione della corruzione e della trasparenza>>. Infine, si legge nel comunicato dell’Autorità, la pubblicazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPCT) 2022-2024 potrà avvenire anche anticipatamente rispetto al termine del 30 aprile 2022 da parte di quelle amministrazioni o enti che, sulla base delle indicazioni che saranno offerte dall’Autorità e delle specifiche esigenze, potranno ritenersi pronti prima di tale data.